Inno alla gioia – Concerto per i 10 anni di AIMA
AIMA – Associazione Italiana Musicisti Amatori – APS celebra i suoi primi dieci anni di vita eseguendo con la sua orchestra amatoriale ContrArco la Nona Sinfonia di Beethoven il 17 dicembre 2022 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano in un concerto gratuito e aperto a tutti, un “Inno alla gioia” del suonare insieme, avvalendosi per l’occasione della partecipazione di due realtà corali del territorio milanese già affermate: Corale Lirica Ambrosiana e Intende Voci Chorus.
Da 10 anni AIMA dà a centinaia di persone (allievi ed ex allievi di Conservatorio e di scuole di musica, studenti e insegnanti, diplomati e dilettanti) la possibilità di suonare insieme, condividere il proprio talento ed estendere i propri orizzonti musicali.
L’ingresso al concerto è libero e gratuito e non sono assegnati posti. La sala aprirà alle ore 19.45.
Recati direttamente all’ingresso per assistere al concerto.
IN VISTA DEL CONCERTO
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“PERCHÉ È STRAORDINARIA LA NONA SINFONIA DI LUDWIG VAN BEETHOVEN“
CON SIMONE FONTANELLI
Diffondiamo e promuoviamo la dignità della pratica musicale amatoriale e il diritto di tutti a suonare. Più sono i musicisti amatori, più la musica classica sarà considerata importante e un bene essenziale per tutti.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sinfonia n. 9 “Corale”
CORALE LIRICA AMBROSIANA (Roberto Ardigò, maestro del coro)
INTENDE VOCI CHORUS (Mirko Guadagnini, maestro del coro)
ORCHESTRA CONTRARCO (AIMA)
Direttore: Sergio Delmastro
Soprano: Patricia Daniela Fodor
Contralto: Marina Serpagli
Tenore: Valter Borin
Basso: Jong Eon Sung
La Nona Sinfonia di Beethoven e le parole di Friedrich Schiller dell’“Inno alla Gioia” – oltre ad essere una tra le più belle pagine della musica classica di ogni epoca – sono il simbolo di una società di persone accomunate da gioia e armonia universale. Ideale AIMA crede, aspirando a una società in cui tutti possano esprimere la loro creatività e vitalità facendo musica insieme.
Inoltre, i musicisti amatori – troppo spesso identificati come musicisti di “scarso livello” – sono da sempre il cuore pulsante della musica classica. L’8 aprile 1824 lo stesso Beethoven si rivolgeva infatti ai viennesi così:
«Il sottoscritto si pregia di invitare tutti i dilettanti a sostenerlo con i loro talenti in occasione dell’accademia (concerto) che avrà luogo il 22 aprile [..] Coloro che avranno l’amabilità di volervi partecipare sono cortesemente pregati di sottoscrivere personalmente i loro nomi».
L.van Beethoven – 8 aprile 1824
La prima della Nona si sarebbe infatti tenuta il 7 maggio, dopo due sole prove, sotto la sua problematica direzione (la sordità era ormai totale) e quella effettiva di Michael Umlauf. E Beethoven, su consiglio di amici, estimatori e mecenati aristocratici, si era convinto a tenerla nel grande del Teatro di Porta Carinzia, in grado di ospitare più pubblico e, soprattutto, un organico vocale e strumentale di ampie proporzioni.
I sottoscrittori che risposero all’annuncio e parteciparono come musicisti al concerto erano in maggioranza musicisti del Conservatorio ma anche non professionisti, musicisti amatori, tra cui un cassiere e un paio di commercianti.
In un paese in cui le orchestre amatoriali e i gruppi di musica da camera sono pochissimi, questo concerto – un “Inno alla gioia” del fare musica insieme – rappresenta un traguardo fondamentale nello sviluppo della partecipazione musicale in linea con quanto già accade nella maggior parte dei paesi europei, in cui la musica amatoriale è uno dei capisaldi di tutte le politiche di diffusione e promozione della cultura.
Il concerto non potrebbe avvenire senza la collaborazione del Municipio 3 di Milano e naturalmente di tutte le socie e i soci di AIMA e di tutti i loro parenti, amici e sostenitori.