L’ouverture italiana tra Mozart e Rossini – con Roberto Perata
Questa lezione è stata ideata da Roberto Perata – direttore e docente di Teoria, Armonia e Analisi al Conservatorio di Milano G. Verdi – a seguito della scrittura del libro L’OUVERTURE ITALIANA TRA MOZART E ROSSINI, pubblicato da Manzoni editore con prefazione di Cesare Fertonani.
Investigheremo insieme all’autore l’evoluzione dell’ouverture all’interno del mondo operistico focalizzandoci sugli aspetti musicali e ricostruendo il linguaggio comune dell’opera italiana del tempo, con lo scopo di rendere possibile una migliore comprensione del contributo dei compositori dell’epoca.
A seguito di una rappresentazione della rossiniana “Pietra del paragone“, il compositore Giuseppe Mosca accusò Gioachino Rossini di aver plagiato il crescendo della sua opera “I pretendenti delusi“, rappresentata alla Scala l’anno precedente: ma a distanza di due secoli, tutti continuiamo a chiamare quell’espediente compositivo crescendo rossiniano. In realtà, l’aneddoto finisce per sviare l’attenzione dal fatto che il repertorio operistico composto tra la morte di Mozart, nel 1791, e la consacrazione di Rossini, intorno al 1815, è oggi uno dei meno conosciuti e dei meno eseguiti negli attuali teatri d’opera. Un periodo di profonde trasformazioni, in cui cambiamenti sociali, politici ed economici portarono a significative innovazioni nel mondo dell’opera italiana e del suo impresariato, stabilendo nuovi metodi e tecniche nella composizione musicale, con un ruolo crescente di formule e convenzioni.
Venerdì 11 febbraio 2022 alle 21.00
L’ouverture italiana tra Mozart e Rossini – con Roberto Perata
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